Progetti per le scuole

CORSI E ATTIVITÀ DI ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA

Le emozioni provocano cambiamenti a 3 diversi livelli:
– fisologico (la respirazione, la pressione arteriosa, il battito cardiaco, la circolazione, le secrezioni, la digestione)
– comportamentale (le espressioni facciali, il tono di voce, le reazioni)
– psicologico (sensazione soggettiva, alterazione del controllo di sé, e delle proprie abilità cognitive).

Lo sviluppo delle emozioni positive migliora l’apprendimento, il clima della classe, i rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi e sostiene la loro crescita psicologica. L’emozione non e’ solo al centro dell’individuo ma e’ espressione stessa della vita; pertanto si può dire che sapere riconoscere, ascoltare e rispettare le emozioni altrui, significhi ascoltare e rispettare le persone nella loro globalità.

Educare emotivamente equivale a fornire strumenti cognitivi, linguistici, emotivi, abilità sociali con cui nominare, armonizzare, costruire un mondo di eventi e momenti emotivi che accadono dentro la persona e fra le persone. 

Metodologia

Per far in modo che il progetto risulti efficace e significativo verrà utilizzato un approccio di tipo umanistico-affettivo e multisensoriale che privilegi la conversazione, il gioco motorio, la verbalizzazione individuale, la narrazione o il disegno.

Si utilizzeranno giochi di ruolo e giochi cooperativi, attività di gruppo per favorire la conversazione, la reciproca conoscenza e la conoscenza di se stessi, attraverso riflessioni guidate e non.

Si utilizzerà materiale di normale dotazione nella classi della scuola come cartone e cartoncino, pastelli e pennarelli, pennelli, tempere, nastro adesivo, fogli A4, forbici, specchi, e materiale vario e di recupero (lana, bottoni, ecc)

Destinatari

Tutti gli alunni delle classi primarie e secondarie.

Il progetto viene personalizzato in base agli alunni e agli obiettivi didattici e tutte le attività saranno concordate con la scuola.

Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e gli altri ”. 

(Kindlon e Thompson, 2000 – Intelligenza emotiva per un bambino che diventerà uomo)

Leggi l’articolo di sull’importanza dell’alfabetizzazione emotiva nelle scuole. Leggi l’articolo

CORSI PER INSEGNANTI E EDUCATORI

Comunicazione efficace

Qualsiasi relazione interpersonale non può prescindere dalla comunicazione. Per comunicazione efficace si intende una comunicazione tra le persone e che prosegue, senza interrompersi, fino al raggiungimento dello scopo per il quale è stata avviata. Watzlawick ed i suoi collaboratori spiegano come ogni comportamento sia comunicazione e, allo stesso modo, come ogni comunicazione sia comportamento. Ogni azione, più o meno volontaria, esprime un messaggio e come ogni atto comunicativo influenza la relazione, con evidenti effetti sul comportamento.

Obiettivo generale: far conoscere il valore dell’interculturalità attraverso non solo un’indagine sulla formazione del concetto nel corso del tempo ma, soprattutto, attraverso la sua implementazione in situazioni specifiche con particolare riferimento al mondo della scuola

Obiettivi specifici:

  • Conoscenze: dialogo interculturale, socializzazione ì, educazione alla convivenza democratica, gli stereotipi e i pregiudizi
  • Competenze: saper progettare e realizzare interventi che promuovano atteggiamenti e dinamiche positive tra le culture; promuovere l’accettazione ed il rispetto delle idee e dei valori delle altre culture
  • Abilità: saper favorire un clima relazionale nella classe, nella scuola e in spazi extrascolastici favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione

Imparare ad ascoltare

Ascoltare è un elemento fondamentale per una buona relazione e una comunicazione efficace.

Ascoltare non è una qualità naturale: è invece un apprendimento che si può acquisire e migliorare.
Il corso pone le basi per creare le condizioni perché il nostro interlocutore , occasionale, formale o professionale, possa attivare la sua narrazione. Perché sia possibile è necessaria la pratica e la competenza di chi ascolta.

Obiettivi

  • Imparare a riconoscere le dinamiche dell’ascolto
  • Acquisire capacità in merito al riconoscimento e alla gestione delle dinamiche relazionali

Intelligenza emotiva

Le emozioni costituiscono il fondamento di ogni processo umano.
Condizionano la qualità della relazione con noi stessi e con gli altri, riempiono e rinnovano la nostra vita mentale mettendoci continuamente in contatto con stati d’animo differenti che a volte possono risultare in contrasto tra loro. 

Intenzioni, volontà e desideri spesso entrano in dinamiche opposte rispetto alle nostre emozioni: ci vuole poco perché si creino forti conflitti intrapersonali. 
Imparare a riconoscere le proprie emozioni significa assumersi il compito e la responsabilità della propria crescita.
È necessario trovare spazio e tempo per un dialogo produttivo con i diversi aspetti del sé.

Integrare la mente con il cuore, senza essere trascinati e soverchiati dalle emozioni, ma neppure esserne tagliati fuori e rifiutarle.

Obiettivi

  • Sviluppare l’intelligenza emotiva
  • Rafforzare le proprie competenze intrapersonali (la capacità di leggersi dentro riconoscendo i propri limiti e qualità) e interpersonali (per capire gli altri e interagire con loro). 

La gestione della classe con alunni difficili

Gestire la classe non significa solamente mantenere la disciplina. Saper riconoscere lo stile comunicativo e cognitivo degli allievi ed adottare le strategie di insegnamento più adeguate da parte del docente permetterà loro un apprendimento efficace, favorendo anche la qualità delle relazioni interpersonali e le abilità metacognitive. Di conseguenza gli obiettivi principali del corso sono quelli di fornire al docente le strategie, le tecniche e gli strumenti per far fronte ai comportamenti-problema siano essi del singolo alunno che dell’intera classe.

Obiettivi specifici:

  • Conoscenza teorica specifica sui principali comportamenti-problema
  • Effettuare l’osservazione strutturata di un comportamento problematico ed il relativo intervento educativo
  • Impiegare strategicamente rinforzi e punizioni
  • Strutturare l’aula, dalla disposizione dei banchi all’organizzazione dei materiali
  • Stabilire le routine e definire le regole di classe
  • Impiegare strategie di didattica metacognitiva
  • Impiegare modalità educativo-didattiche che favoriscono l’interazione sociale degli alunni
 

La Mindfulness in classe

La Mindfulness ci insegna a concentrarci sul momento presente senza giudicarci e dedicando la giusta attenzione ai nostri pensieri e sensazioni: questo ci permette di stare meglio con noi stessi, prendere decisioni migliori e relazionarci in modo positivo con gli altri.
Grazie ai benefici che apporta, la Mindfulness sta suscitando interesse in molti ambiti e riveste un ruolo importante soprattutto nel contesto scolastico perché aiuta a migliorare il rapporto con studenti e colleghi.
 
Obiettivi:
  • Conoscere le basi che stanno alla base della Mindfulness.
  • Praticare un atteggiamento paziente e gentile con sé stessi e con gli altri.
  • Avere un’esperienza fisica dei nostri pensieri, sensazioni ed emozioni, senza iper-analizzare e giudicare.
  • Sviluppare un atteggiamento consapevole nei confronti della respirazione ed essere capaci di trarne beneficio fisico e mentale.
  • Cambiare il focus della nostra attenzione: scegliere di prestare o non prestare attenzione, spostandola da un punto a un altro.
 
 

Destinatari

Tutti gli insegnanti e gli educatori di ordine e grado.

Ogni corso viene personalizzato in base agli obiettivi didattici e tutte le attività saranno concordate con i docenti e la scuola.

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