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Come superare la paura del giudizio degli altri

Diciamoci la verità, è capitato ad ognuno di noi di temere di non essere accettato per via del proprio aspetto fisico, delle origini, del livello di educazione, del lavoro, dell’età ecc.

“Chissà cosa penserà la gente, chissà cosa dirà la gente, che figura ci facciamo.. ” quante volte nel nostro presente e nel nostro passato siamo entrati in contatto con questo pensiero.

Essere amati ed accettati da chi ci circonda è insito dentro di noi, lo conferma anche la piramide dei bisogni di Maslow, nel bisogno di appartenenza; e ancor prima di Maslow, l’antico filosofo greco Aristotele affermò che “l’uomo è un animale sociale”, ovvero tende per sua natura ad aggregarsi con altri individui e a costituirsi in società.

Se lasciamo che il giudizio degli altri ed il piacere di essere accettati diventi una necessità irrinunciabile, la cosa può diventare un problema perché finisce per condizionare il nostro comportamento e la nostra vita.

Alcuni spunti di riflessione:

È proprio vero che gli altri sono sempre pronti a giudicare ogni nostro passo?
Nella maggior parte dei casi non è così! Non siamo così importanti da essere al centro dei pensieri e degli interessi di tutti! Ognuno ha certamente molte altre cose a cui pensare, che riguardano: la sua vita, i suoi problemi, i suoi interessi, e non è lì sempre pronto ad osservare e criticare tutto quello che facciamo.

Non è forse, e dico forse, che sei tu a giudicare te stesso?
Quando siamo troppo condizionati dal giudizio degli altri significa che abbiamo poca stima di noi stessi e ci giudichiamo. Alla base del timore del giudizio c’è sempre la presenza di un implacabile ‘giudice interiore’ che, confrontando il nostro comportamento con modelli esterni di riferimento ci condanna. E la pena, la peggiore immaginabile, è quella di doverci uniformare ai modelli che il giudice ci impone, a costo di essere totalmente non spontanei.
Il risultato è che:
– Non siamo noi stessi
– Non riusciamo a essere come vorremmo apparire
– Viviamo con ansia e disagio il conflitto interiore.

Quindi, come superare questa paura?

Smettila di cercare la perfezione. Se temi continuamente che gli altri ti giudichino probabilmente hai degli standard troppo elevati (irrealistici).

Smettila di cercare di piacere a tutti. Per quanto tu possa sforzarti, per quanto tu possa cercare l’approvazione degli altri, per quanto tu possa fare tutto nel modo giusto, ti assicuro che ci sarà comunque qualcuno a cui non piacerai, qualcuno che ti giudicherà, che non sarà d’accordo. Non puoi piacere a tutti: fattene una ragione.

Impara a distinguere tra critiche manipolative e critiche costruttive (sia che provengano dall’esterno che da noi stessi e in questo caso sono spesso le più spietate). Le critiche manipolative hanno lo scopo di creare imbarazzo, senso d’incompetenza, d’ignoranza, di colpa, di una generica ansia. Le critiche costruttive sono volte, infatti, al miglioramento, al benessere e/o all’aiuto dell’altro, anche se potrebbero suscitare senso di colpa, di incompetenza, di ignoranza, di ansia generica

Conclusioni

Liberarsi dalla paura del giudizio degli altri significa liberarsi delle pietre che portiamo nel nostro zaino, quotidianamente; altrimenti è come camminare con addosso un peso notevole e inutile che rallenta il nostro percorso di vita.

E c’è solo un modo per farlo; devi diventare più forte! È tempo di smetterla di dar peso al giudizio degli altri.

Quello di cui hai bisogno è di piacerti di più, di avere più fiducia in te stesso, più sicurezza in ciò che hai da dare al mondo. Hai bisogno di quella piena sicurezza nei tuoi mezzi che ti fa capire di potertela cavare in ogni situazione.

Di quella cosa che, quando è ad un livello molto alto, ti fa pensare: “io sono così, gli altri vadano al diavolo”

Non puoi piacere a tutti: fattene una ragione. Ma soprattutto, bisogna smettere di interpretare un ruolo. La moglie o mamma perfetta, l’impiegato modello, l’operaio sempre disponibile, il filosofo da tastiera, l’amico di tutti e chissà quanti altri ruoli apparentemente “perfetti” ma che poi nascondono una vita estremamente condizionata e condizionante.

Le persone felici sono coloro che hanno deciso di non interpretare nessun ruolo, ma hanno scelto, semplicemente, di intraprendere la via dell’autenticità, fregandosene di cosa pensano gli altri, dei loro giudizi e della loro approvazione.

Del resto, come disse Oscar Wilde: “La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri”.

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Lettura consigliata L’arte di ignorare il giudizio degli altri di Arthur Schopenhauer

Giovanna Visigalli

Esperta di Coaching, Mindfulness, Emozioni e Crescita Personale.  Autrice di e-book, creatrice di training e corsi di formazione online e dal vivo.  Founder di Coaching Experience.